martedì 6 luglio 2021

COMANDARE È MEGLIO CHE FOTTERE - il mio nuovo libro

 

Aspiranti picciotti con una passione smodata per il calcio, due Van Gogh scomparsi, misteri in grado di far condannare un innocente e il primo sciopero di sole donne in Calabria. Poi ladri equilibristi, calciatori innamorati, profeti più materiali di quanto ci si aspetterebbe, la Stasi e i Mondiali.


Due interviste:

Minima&Moralia

Agenzia DiRE

sabato 16 novembre 2019

La grande Ungheria di Puskas, il mondiale del 1954 e i crocevia della storia.


di Claudio Metallo

Nel novembre del 1945 si tennnero le prime elezioni democratiche in Ungheria, sotto la stretta osservazione del maresciallo sovietico Vorosilov. Vinse il Partito dei Piccoli Proprietari Terrieri, ma la cosa non andò bene ai compagni russi, e poi l’Europa era già stata divisa tra Occidente e Oriente, senza che nessun europeo dell’ovest o dell’est avesse potuto dire una parola. Il destino dell’Ungheria era quindi segnato. Il 18 agosto del 1949 nacque la Repubblica Popolare d’Ungheria. Tra i vari cambiamenti che questa scelta comportò, nessuna squadra di calcio avrebbe potuto essere essere privata, ma avrebbe dovuto essere legata all’esercito, alla polizia, a un’associazione studentesca o simili. 

lunedì 28 ottobre 2019

L’eterno incompiuto. Partizan Belgrado-Real Madrid del 1955.


di Claudio Metallo


Winston Churchill disse dei Balcani che ‘producono più storia di quanto ne riescano a digerire.’ Probabilmente non aveva tutti i torti. Nell’ex Jugoslavia convivevano diversi popoli e religioni. Dopo la seconda guerra mondiale, prese le redini dello Stato Josip Broz, detto Tito.

lunedì 22 luglio 2019

Brutti, sporchi e cattivi-Storie di poco conto

'Brutti, sporchi e cattivi-storie di poco conto' la prima (e unica) webseries delle Telestreet, prodotta nel 2002 a Bologna, verrà ritrasmessa integralmente (42 puntate) sul sito di Jacopo Fo People for Planet!



Buona visione



sabato 15 giugno 2019

I tre nemici di Maradona al Mondiale del 1986.


di Claudio Metallo


“Apparsi in televisione, in bianco e nero, più nero che bianco, dicendo: 
- Ho due sogni: il primo è giocare un Mondiale, il secondo è vincere…
La frase proseguiva, ma qualcuno la tagliò così e tutti pensarono mi riferissi a diventare campione del mondo. Ma in verità io stavo parlando di diventare campione nell’ottava divisione, con i miei compagni, i miei amici.”

Diego Armando Maradona