sabato 12 dicembre 2015

Valerio Evangelisti recensisce 'Come una foglia al vento-cocaine bugs'



Ho provato una grande emozione quando ho aperto la mail e ho trovato un messaggio di Valerio che mi scriveva di guardare sul sito Carmilla On Line perché c'avrei trovato la sua recensione del mio libro.
La recensione di Valerio Evangelisti

lunedì 28 settembre 2015

'Il derby del bambino morto' o di come lo spettacolo non deve andare sempre avanti. Una chiacchierata con Claudio Dionesalvi.

'Il derby del bambino morto' (Edizioni Alegre, 2014) di Valerio Marchi è il libro che racconta l'incredibile giornata del derby dell'Olimpico tra Roma e Lazio del 21 marzo del 2004. Gli scontri tra forze dell'ordine e ultras prima della partita si susseguono in maniera sempre più violenta. In mezzo alle cariche si ritrovano anche molti tifosi che non fanno parte dei gruppi che popolano le curve di Roma e Lazio.

lunedì 3 agosto 2015

Un messaggio di Pino Cacucci su 'Come una foglia al vento-cocaine bugs'



Ho incontrato Pino Cacucci alla Festa della Liberazione, in via del Pratello a Bologna, gli ho subito detto che avevo scritto un romanzo che  parlava del primo broker internazionale della cocaina e si svolgeva tra la Calabria e la Colombia ‘Come una foglia al vento’. Lui mi è sembrato interessato e mi ha detto che avrebbe comprato e letto il libro. Qualche giorno fa, in una calda notte calabra, mi arriva questa mail proprio di Pino Cacucci:

“Caro Claudio,
ho letto il tuo libro e mi è piaciuto molto, hai saputo ricostruire una realtà che la cronaca riporta sempre in superficie e con i soliti luoghi comuni, mentre in “Come una foglia al vento” c’è anima e corpo di un mondo a parte, e complimenti per la ricostruzione anche degli ambienti colombiani e la credibilità dei personaggi, non era facile, dato l’argomento, scrivere in forma di romanzo qualcosa di tangibile e assolutamente verace, e tutti, dal protagonista Peppe Blaganò a ogni altro che interseca la sua travagliata esistenza, è di notevole incisività.
E in particolare, ho apprezzato molto proprio quel lasciarsi portare da foglia al vento del protagonista, che si ritrova inesorabilmente avviluppato in una vita che non è la sua, o che comunque sognava diversa, grande esempio di come la realtà circostante coinvolga senza bisogno di operare scelte precise.”

Sono stracontento e gli devo un grande grazie mentre cerco di riprendermi.



martedì 30 giugno 2015

The movie selector (or how 'La Guarimba' made me hate the cinema)

Un breve corto relizzato da me e Pierpaolo Ferlaino nel 2015.
Cosa succede a un programmatore quando il direttore artistico di un festival di cinema è troppo esigente: The Movie Selector




venerdì 8 maggio 2015

Danilo Monte su 'Come una foglia al vento-cocaine bugs'

“Come una foglia al vento “ ci si sente molte, forse troppe volte, in questi strani giorni che ci è dato vivere. Quando non hai tempo per scegliere la cosa giusta, quando la cosa giusta non la vedi o ti viene negata, in questi momenti ti senti in balia degli eventi. Poi un giorno ti fermi, riesci a vedere il quadro generale e capisci di aver sbagliato o magari di aver avuto molta fortuna e allora provi a vivere, semplicemente, il presente nel migliore dei modi. Questa è la riflessione che mi porta a fare il romanzo di Claudio Metallo “Come una foglia al vento”. Ciò che mi colpisce di questo libro non è l’intreccio narrativo degno del miglior poliziesco italiano, non è la capacità, pur rimanendo nell’ambito della finzione, di dare informazioni preziose sul narcotraffico gestito dalla ndrangheta in Calabria, e non sono neanche i continui e divertenti riferimenti al mondo del calcio, molto di più, mi colpisce la capacità di farmi pensare che Peppe Blaganò, il protagonista del racconto, potrei essere io, potrebbe essere chiunque. Mentre leggo vesto i panni di questo ragazzo “tornato al sud”, che viene prima fagocitato e poi si fa strada in un sistema culturale e sociale in cancrena, e penso: ”Cosa avrei fatto io nella sua situazione?” Quando cerco una risposta a questa domanda l’orgoglio per le scelte giuste fatte finora nella vita, vacilla, e anche se proprio grazie a quelle scelte mi trovo oggi, probabilmente, dalla “parte giusta”, continuo a sentirmi “come una foglia al vento”.
Danilo Monte

lunedì 13 aprile 2015

Chissà come viene?

Dopo Piacenza, il 16 aprile sono a Milano con 'Come una foglia al vento' al Quarto Posto, via Capuana 7. Oltre alla presentazione potrete gustarvi la cena.

sabato 7 marzo 2015

Un altro bel messaggio su 'Come una foglia al vento'

"Ho finito poco fa il tuo libro. Con dispiacere l'ho già finito: è stata una di quelle occasioni in cui ho letteralmente divorato il libro, pagina dopo pagina, con la voglia di sapere cosa accadesse dopo. Una di quelle occasioni in cui, dopo aver terminato la lettura, chiudi il libro e rimani con gli occhi chiusi a pensare e provare ad immaginare quel mondo descritto dall'autore, mondo nel quale provi a riconoscerti. Grazie per la citazione di Nocera e grazie per aver omesso che uno dei rigori sbagliati lo avesse tirato Baresi!"

Federico Guido

sabato 21 febbraio 2015

Un altro messaggio per 'Come una foglia al vento'

Il mio grande amico (capisco che ciò può non deporre a favore della sua imparzialità) Achille mi ha scritto questo breve messaggio:
"Molto Carino il libro...all'inizio ricorda un po' la storia del costa del rey però nella seconda parte si smarca. La storia è avvincente e mi piace l'idea di fondo di dare dignità al calabrese come espressione e cultura, come già è successo per il siciliano con camilleri o per il catalano con montalban"

giovedì 19 febbraio 2015

Un messaggio da Grazia su 'Come una foglia al vento'

Non ricordo chi ha detto che non è difficile scrivere un libro quanto tagliarlo giacché il lavoro dello scrittore consiste nella cancellazione del superfluo. Questo concetto mi è stato davvero chiaro proprio in questo caso dove in poche pagine e in poche parole si racconta una storia complessa e vorticosa ma con una semplicità tale da rendere "visibile" ogni accadimento. Si, io il libro " l'ho visto" e mi è piaciuto molto.
Grazia Arciprete

sabato 10 gennaio 2015

Un commento di Raffaele Napoli su 'Come una foglia al vento'

"La casa editrice che pubblicherà il mio romanzo si chiama CasaSirio Editore. E' fatta da ragazzi giovani, motivati, con una grande passione e un sogno un po' azzardato, ma proprio per questo coraggioso e ammirevole, di fare imprenditoria nell'asfittico mercato editoriale italiano. Anche per questo sono fiero che il mio romanzo venga pubblicato nel corso del primo anno della loro attività. Antipodi sarà infatti la loro quarta uscita. E per ringraziarli, mi sono comprato e letto il primo libro che hanno pubblicato: "Come una foglia al vento - Cocaine Bugs", di Claudio Metallo. Il dovere di ringraziamento ha lasciato però subito spazio al piacere della lettura: "Come una foglia al vento" è infatti un libro trascinante, una parabola umana tragica e divertente, scritta con uno stile semplice (e si sa quanto sia difficile riprodurre uno stile asciutto e diretto), di un ragazzo imbrigliato in una spirale criminale tra la Calabria e il Sudamerica. Rimasto orfano e tornando nella sua terra natia, la Calabria, Peppe Blaganò decide di aprire un mobilificio accedendo ai finanziamenti regionali per l'imprenditoria giovanile. Ma la tentacolare presenza sul territorio della criminalità organizzata non tarda a mostrarsi, prima subdolamente mettendogli a disposizione crediti sconfinati, poi rivalendosi con il ricatto. Se vuole avere salva la vita, deve diventare un loro galoppino come mediatore nell'approvvigionamento della cocaina sudamericana, in virtù del fatto che conosce bene lo spagnolo. Da lì in avanti per Peppe si apre una nuova vita, fatta di viaggi intercontinentali, amicizie pericolose, lusso sfrenato ma anche solitudine, paura, sospetto che sfocia in paranoia, in una parabola sempre più pericolosa. La storia di Pino è insomma quella di tanti affiliati alla criminalità, pedine di un mercato della droga potentissimo, in cui da un giorno all'altro si può finire sciolti nell'acido o immersi nel cemento di un pilastro di qualche strada provinciale in costruzione. E questo racconto è narrato con una conoscenza profonda dei fatti, grazie alla esperienza di documentarista di Claudio Metallo, che ha dedicato i suoi lavori proprio a questi argomenti. Ma anche con una capacità affabulatoria e un'invenzione narrativa degni degli epigoni del genere, dal "Padrino" e "I soprano" a "Il potere del cane". Ed è quindi con orgoglio che ne consiglio la lettura, sperando di essere all'altezza, quando toccherà a me, di un esordio del genere."

lunedì 5 gennaio 2015

'Come una foglia al vento' nuova recensione

( di Pierpaolo Ferlaino)

Una spiaggia d'inverno, il rumore del mare e uno sguardo triste all'orizzonte.
E' così che sembra lasciarci Peppe Blaganò, il protagonista del primo romanzo di Claudio Metallo.