lunedì 3 agosto 2015

Un messaggio di Pino Cacucci su 'Come una foglia al vento-cocaine bugs'



Ho incontrato Pino Cacucci alla Festa della Liberazione, in via del Pratello a Bologna, gli ho subito detto che avevo scritto un romanzo che  parlava del primo broker internazionale della cocaina e si svolgeva tra la Calabria e la Colombia ‘Come una foglia al vento’. Lui mi è sembrato interessato e mi ha detto che avrebbe comprato e letto il libro. Qualche giorno fa, in una calda notte calabra, mi arriva questa mail proprio di Pino Cacucci:

“Caro Claudio,
ho letto il tuo libro e mi è piaciuto molto, hai saputo ricostruire una realtà che la cronaca riporta sempre in superficie e con i soliti luoghi comuni, mentre in “Come una foglia al vento” c’è anima e corpo di un mondo a parte, e complimenti per la ricostruzione anche degli ambienti colombiani e la credibilità dei personaggi, non era facile, dato l’argomento, scrivere in forma di romanzo qualcosa di tangibile e assolutamente verace, e tutti, dal protagonista Peppe Blaganò a ogni altro che interseca la sua travagliata esistenza, è di notevole incisività.
E in particolare, ho apprezzato molto proprio quel lasciarsi portare da foglia al vento del protagonista, che si ritrova inesorabilmente avviluppato in una vita che non è la sua, o che comunque sognava diversa, grande esempio di come la realtà circostante coinvolga senza bisogno di operare scelte precise.”

Sono stracontento e gli devo un grande grazie mentre cerco di riprendermi.